INIZIA IL VIAGGIO

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sabato 21 maggio 2011

Chi è Eva Peron

Maria Eva Duarte de Perón, conosciuta con il nome di Evita Perón (Los Toldos7 maggio 1919 – Buenos Aires26 luglio 1952), è stata una politica argentina. Fu la moglie di Juan Domingo Perón, militare e presidente dell'Argentina dal 1946 al 1955 e dal 1973 al 1974.

Di ricche origini, nel 1926, alla morte del padre, per la famiglia inizia un periodo di miseria e di stenti. La famiglia si trasferisce nella cittadina di Junín. All'età di quindici anni se ne andò dalla provincia e si stabilì nella vicina Buenos Aires dove divenne attrice di radio e cinema, anche grazie all'aiuto del cantante di tango Agustín Magaldi.
Eva Duarte de Perón divenne una celebrità dopo il matrimonio con il futuro presidente argentino Perón, sposalizio celebrato il 9 dicembre 1945. Ella lo aveva conosciuto mentre lavorava a Radio El Mundo nel 1944, probabilmente durante una raccolta fondi per le vittime di un terremoto. Juan Domingo Perón era allora agli inizi della sua carriera, ed era rientrato in Argentina dopo un soggiorno di due anni in Italia, dal 1938 al 1940, dove aveva seguito un programma di aggiornamento militare presso il comando delle truppe di montagna a Trento. In questo periodo si dichiarò ammiratore del fascismo e del suo leaderBenito Mussolini, ma non ottenne mai il permesso di trasferirsi a Roma, decidendo anche per questo di ritornare in patria. La loro relazione sentimentale divenne poi anche politica quando Evita, il 17 ottobre 1945 guidò la manifestazione per la liberazione del generale Perón, arrestato per le sue attività contrarie agli interessi militari.
Il 17 ottobre 1945 è considerata la data di nascita del peronismo. Viene coniato il termine descamisados (scamiciati) per descrivere i lavoratori che, accampati davanti al palazzo presidenziale in attesa del rientro dal confino del loro leader, Peròn, per il troppo caldo si erano tolti giacca e camicia, contravvenendo alla norma di indossare sempre la giacca in strada.
Evita, paladina dei descamisados anche a causa delle sue umili origini, aiutò e difese sempre il marito facendogli ottenere l'appoggio dei lavoratori e delle donne nelle elezioni del 1946 ed assicurandogli la rielezione nel 1951. Anche se il suo matrimonio non fu sempre sereno, la sua collaborazione al potere presidenziale fu evidente grazie al suo impegno e alla sua influenza nel programma del governo e la sua attenzione ai problemi sociali si rese manifesta grazie alla Fondazione che portava il suo nome e che era attiva nella promozione della costruzione di strutture come scuole od ospedali. La donna organizzò poi il ramo femminile del Partito Giustizialista che la condusse ad ottenere il suffragio universale nel 1951 entrando nella storia del paese sudamericano come fondatrice dell'Argentina moderna.
Gli oppositori di Peron, insinuarono che Eva avesse incontrato in Svizzera alcuni banchieri per discutere dei propri conti bancari aperti in quel Paese e, in Germania, dei gerarchi nazisti. Non mancarono contestazioni anche dure: in Svizzera, l'automobile scoperta sulla quale Eva viaggiava fu bersagliata da un lancio di pomodori. Il viaggio di ritorno in Argentina si svolse in nave, annullando all'ultimo momento il volo aereo per timore di attentati. Al ritorno in patria, nonostante le ombre proiettate sul viaggio in Europa, Eva fu accolta trionfalmente, come la paladina della nuova Argentina nel mondo.
Eva tentò di accedere alla vicepresidenza nel secondo mandato del marito con l'aiuto del sindacato Confederación General del Trabajo, ma l'opposizione militare la fece desistere e le fece pronunciare il celebre renunciamiento davanti alla folla: Renuncio a los honores pero no a la lucha.
Evita Perón morì il 26 luglio 1952, ad appena trentatré anni, dopo una lunga battaglia contro un cancro al collo dell'utero. Al suo funerale partecipò una moltitudine di persone, ed il suo corpo imbalsamato fu esposto fino al 1955, quando un golpe militare fece espellere il marito dal potere.
Il corpo, dopo alterne vicende e segreti passaggi di mano,  fu sepolto definitivamente nella cappella della famiglia Duarte nel cimitero della Recoleta a Buenos Aires.
La sua figura e la sua vicenda umana - che hanno commosso la fantasia popolare di tutto il mondo nell'immediato dopoguerra - ha ispirato, oltre che numerosi scrittori, anche il mondo della musica e del cinema. La sua immagine divenne di culto nel suo paese tanto che le furono dedicate città, una provincia e la sua autobiografia La razón de mi vida (La ragione della mia vita) divenne testo obbligatorio nel sistema educativo argentino. Evita fa parte anche dell'immaginario politico come emblema della sinistra peronista argentina, invisa alle classi elevate anglofile.
Qui in Argentina il suo ruolo e la sua forza sono il punto di riferimento per molte persone della popolazione. Una sola persona fu capace di cambiare un popolo e una storia. Forse è il personaggio argentina maggiormente ammirato, sicuramente il più rimpianto. Forse anche questo ha fatto crescere la sua popolarità fra gli argentini.
Wikipedia - Evita Peron

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